- by Carmelina Moccia
- in BLOG
- on Dicembre 16, 2021
Nella vita quotidiana è naturale riconoscere oggetti di vario genere e con diverse sfumature da più angolazioni. Nella Computer Vision il processo di riconoscimento degli oggetti è affidato all’estrazione e all’analisi di più elementi.
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L’estrazione delle caratteristiche dalle immagini degli oggetti consente di disporre di una descrizione delle caratteristiche che sarà poi utilizzata per identificare l’oggetto presente in un determinato contesto, in cui magari sono presenti anche altri oggetti o quando questi sono parzialmente visibili. Gli elementi estratti vengono memorizzati in un database per essere poi confrontati con gli oggetti da riconoscere.
Essenzialmente il processo di riconoscimento è riconducibile a tre fasi: l’estrazione delle caratteristiche, la descrizione delle caratteristiche, il riconoscimento dell’oggetto. Esposto così sinteticamente il lettore può credere che il processo sia semplice. In realtà invece ci si affida a specifici modelli di rete che traggono origine dall’apprendimento profondo.
L’estrazione implica la trasformazione dell’immagine in tanti quadrati per la rilevazione delle caratteristiche degli oggetti, per la descrizione e per il confronto con altri oggetti presenti nel database.
Un processo reso possibile grazie all’apprendimento profondo, che consente di classificare i punti chiave estratti e poi riconoscerli in un’altra immagine.
Il riconoscimento degli oggetti risulta utile in molti campi. Nell’ambito della Guardiania a Distanza consente di riconoscere tempestivamente individui sospetti che potrebbero causare danni alle strutture sorvegliate o attentare all’incolumità delle persone presenti.
Il riconoscimento precoce di situazioni di pericolo consente di ridurre i tempi di intervento degli organi preposti alla gestione delle emergenze e aumenta l’efficienza del personale addetto alla supervisione e monitoraggio delle aree.